L’arte Sbarrierata: “Le barriere mentali sono molto più forti di quelle architettoniche”

L’evento viene introdotto e presentato da Silvia Lisena, curatrice di questo progetto, ideato per la prima volta all’interno del festival.

 

“L’ arte non ha barriere” è sicuramente la frase che più mi ha colpito e che volevo condividere con voi. La disabilità ormai viene stereotipata, ci fa capire Silvia, e attarverso questi incotri ce lo dimostrerà.
Primo intervento della giornata: La disabilitá nei libri.

La prima ospite è Antonella Ferrari, che presenta se stessa con un commovente video.  Sabrina Minetti la guida in questa particolare intervista in cui non solo presenta il suo libro autobiografico, ma ci racconta divertenti e allo stesso tempo toccanti episodi della sua vita. Sempre stata considerata un’ Attrice di serie b perchè disabile, lei non si è mai arresa e rappresenta un esempio di forza e determinazione. Divertente vedere come si prende in giro superando la sua malattia, la sclerosi multipla.

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Successivamente è il turno di Valentina e il suo libro: 4 ruote e tacco 12. dall’inizio mi è sembrata una ragazza molto carina, gentile e solare. Nel corso della presentazione ci ricorda: “Le barriere mentali sono molto più forti di quelle architettoniche”

La prefazione del suo libro è stata scritta da Giovanni Allevi, diventato suo amico dopo un’ intervista.
Molto ironica è la Lettera a cupido, che Valentina legger per noi.

 

La giornata segue con le disabilitá nel teatro con Chiara Bersani, frizzante regista, ballerina e attrice che ci riporta la sua personale esperienza.

 

Dopo la pausa pranzo è il momento di affrontare le Disabilitá nella tv:  Antonella Ferrari torna tra noi insieme alla direttrice di Discovery e ad un giornalista del corriere della sera. Attraverso i programmi proposti da Real Time quali Te Undatebles e Il nostro piccolo grande amore riusciamo a dimostrare come la disabilità possa essere affrontata serenamente e con spensieratezza.

Affrontiamo ora un altro grande mass media: il cinema. La disabilità può arrivare al grande schermo? Certo, anche se purtroppo sono pochi i film che ne parlano, e in realtà si ripete sempre lo stesso discorso: la disabilità, le poche volte che se ne tratta, viene presentata in modo sbagliato, come un ostacolo, come una sofferenza, come una malattia. Io vorrei rompere questo stereotipo parlando di Aldo Bisacco, regista padovano: la sua passione per il cinema è nata proprio nelle sale cinematografiche, dove era solito abbandonarsi a una sorta di catarsi lasciandosi trasportare dalla storia raccontata.  La “poetica” cinematografica di Bisacco, affetto da SMA, ruota attorno al desiderio di dipingere la disabilità non come protagonista bensì come condizione di vita, facendo attenzione a non rappresentare le persone con disabilità come eroi bensì come una risorsa importante per la società.

Disabilità e danza: l’assistente di Paola Banone, vincitore dell’ambrogino d’oro, presenta il suo lavoro con i disabili ed in particolare il festival e progetto di danza terapia “dream time”.
Il fotografo Franco Covi presenta la sua mostra fotografica esposta, che racconta i ballerini di dream time.
Infine Gabriella Moret, che ha studiato come educatrice ed è affetta da spina bifida racconta del libro che sta scrivendo (“io non m’accetto”) sul rapporto tra medici/educatori/famiglia e disabilitá.
Sue una bellissima riflessione di Moret sulle difficoltá per i disabili nel mondo del lavoro e aulle opportunità che invece la disabilità può offrire.
la giornata finisce con le disabilità e la musica: Silvia presenta il lavoro di simona Spinoglio, che purtroppo non è potuta partecipare alla conferenza.. È un’artista pop affetta da sma. Viene proiettato il video musicale “musica, rossetti e sma”.
Che altro aggiungere, una giornata ricca di emozioni che mi ha insegnato davvero moltissimo.
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